Quante volte a Venezia

Siamo stati qui prima di tutto. Siamo stati qui prima di renderci conto che eravamo incatenati l’uno all’altro. Siamo stati qui perché era così lontano dalla nostra realtà. Perché era così lontano dal traffico e dalla metro. Era così lontano.
Siamo stati qui prima di sapere. Prima che io avessi l’abitudine di collezionare tuoi sorrisi. L’abitudine sfacciata e dichiarata. Di dividersi la pizza e le caramelle.
Fa caldo fuori. E da una strana sensazione, ora, avere solo un fuori. Ho solo la pelle su cui il sole picchia. Anche mentre ti assicuro che starò bene mentre ti aspetto e bado alle valigie. Tu intanto controlla se hanno quel souvenir. Sii la mia bocca e le mie orecchie. Perché mi sono innamorato di quell’oggetto che riflette le mie dita in modo distorto. E la luce e il sole. E i tuoi occhi curiosi. Non so cosa sia, ma ne sono innamorato. Ora che ho solo un fuori, una bella corazza su cui mostrarmi attraente mentre dormo, lungo il viaggio. Tra le tue cose. L’acqua, il caffè, un tablet per comunicare.
E riaprire gli occhi pensando che nulla è vero. Come in un sogno mi sono ritrovato a pensare scioccamente di avere tra le mani souvenir ben incartati.

WP_20160828_13_26_25_Pro.jpgHo perso il contatto col reale. Ho perso il contatto con la certezza del confine tra ciò che c’è e ciò che potrebbe esserci. O potrebbe essere. Non so dove sia poggiato il mio piede. Se sul confine, o sul ciglio. Ad un passo dal burrone, o dalla verità. O entrambi.
Un oggetto dalle fattezze bizzarre, decise rotondità ed estremità accoglienti. Me ne sono innamorato. Ti ho visto pagarlo per me. Ti ho visto farlo incartare per me. Un souvenir come una foto di quella giornata. Ma tu lo sai cos’è?
Io ora l’ho capito, ora che il sole non batte più prepotente sulla mia pelle. E’ una musa di vetro. E sembra proprio la mia corazza, su cui mostrare, attraente, la luce e il riflesso delle dita. E i tuoi occhi curiosi.

9 thoughts on “Quante volte a Venezia

  1. Eccerto, le valigie vanno badate =P
    Scusa ma mi hai fatto sorridere mentre lo leggevo e oggi ho sorriso solo mentre compravo scarpe e trucchi.
    A me sembra vederti con la corazza di vetro, “fuori”, che riflette i suoi occhi che non so di che colore sono ma sicuramente sono bellissimi; e ti vedo anche nudo e senza protezioni sorridere “alle valigie” mentre stai dentro.
    Ho letto che è presente.
    Sono felice.

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