Dimmelo tu, dimmi tu dov’è quella luce di cui parli. Dov’è realmente quel sole che trapela dalle persiane. Dove sono i tuoi fogli, la tua scrittura incomprensibile. Non riesco a crederti, eppure sei l’unico desiderio che mi ruba anche gli incubi. Credo che dovresti fidarti di me, ogni volta che sorridi e sposti lo sguardo dai miei capelli al vuoto davanti a te. Per non svelare le tue intenzioni. Per non svelare la tua timidezza. Per non sembrare fragile. Ma è quella fragilità che io ricerco ad ogni passo. E’ quella fragilità che mi taglia il respiro quando tra un silenzio ed un sorriso abbozzato vorrei solo abbracciarti delicatamente. Delicatamente. E poi forte. Stretto, stretto come se quelle ore che si sciolgono tra le nostre parole stessero scivolando via per non tornare mai più.
E mai più torna quel profumo. Mai più, perché ogni volta è come non averlo mai sentito. Eppure è familiare, tra i corridoi che percorrerei ancora e ancora. Per aprire quella stanza e ritrovare una intimità che il mondo non conosce. Solo nostra. Così nostra che a volte non è reale. A volte non è mai esistita. Ma poi vederti lì, sicuro nella tua camicia, dietro al tuo sguardo calmo e distruttivo.
Non riesco a crederti, eppure sei l’unico desiderio che mi ruba anche gli incubi.
Riesci ancora a sognare?
Solo quando le sue mani sostano sulla mia nuca. Quindi un millesimo di secondo da capogiro
mi basterebbe come tempo… mi basterebbe per ricamarci sopra durante le 24 ore successive..
Le parole escono delicate e fragili, sono i pensieri che graffiano.
Bel post,complimenti ;-)
Un abbraccio
Affy
Un abbraccio a fine binario, è stupendo
Dove sei tu?
Qui, finalmente
Ben ritrovato.
Davvero.
Mi mancano le tue parole
Anche a me mancavano, tanto
Sei tornato?!
Si Elenuccia,
vorrei restare
Lo spero! 2 anni ho aspettato! Dov eri finito?
Fuori (in tutti i sensi, corpo e mente), ma dopo un percorso intenso, avevo voglia e bisogno del mio angolo segreto
Ma hai continuato a scrivere in questo periodo?
purtroppo no, e ne porto i segni